Quando
si parla di metalli, probabilmente il primo che viene in mente è l’acciaio,
impropriamente detto ferro. Le sue proprietà sono brillanti, tanto che negli
anni è stato utilizzato come materiale da costruzione nei diversi ambiti
dell’ingegneria: dai grattacieli con centinaia di piani, ai motori con potenze
dell’ ordine delle centinaia di migliaia di kW, ma anche ponti, macchine
utensili, stadi di turbine e tanto altro ancora. I tecnologi che studiarono la
lega Ferro-Carbonio, tramite prove universali, dunque riconosciute anche oltre
oceano, ricavarono dei dati sorprendenti : durezze elevate, elevata resistenza
alla trazione, ottima resistenza agli urti detta resilienza, elevata resistenza
alla fatica meccanica e termica, alta conducibilità termica, buona saldabilità
per determinate percentuali di carbonio equivalente, buona duttilità, ecc.
Soltanto
variando la percentuale di carbonio contenuto all’interno della lega è
possibile ottenere una grandissima varietà di acciai; inoltre aggiungendo elementi
in lega come Cr (Cromo), V (Vanadio), W (Tungsteno o Wolframio), Ni (Nichel), oppure
attuando trattamenti termici e termo meccanici, le suddette proprietà aumentano
profondamente.
Fra
i pregi della lega, vi è anche il basso costo di produzione legato alla
semplicità di reperire le materie prime.
Il difetto più
grande è il peso: 1m3 di acciaio pesa 7800 Kg, cioè 7.8 volte più
pesante dell’acqua! Analizzando lo sviluppo tecnologico, si osserva che è stata
molto intensa la ricerca di materiali che avessero le caratteristiche
dell’acciaio, ma con un peso minore.
Tale
ricerca è ancora in atto e in questi ultimi periodi si sente parlare di Shape Memory Alloys ovvero Leghe a Memoria
di Forma. Si tratta di particolari materiali in grado di ricordare la propria
forma, generalmente realizzati in Nichel e Titanio, quando vengono deformate.
lega a sollecitazioni piuttosto intense, ma la deformazione impressa non è permanente.
Infatti
le S.M.A hanno come caratteristica principale quella
di essere in grado di recuperare una forma originaria, grazie all’ aumento
della temperatura o per via del cambiamento dello stato di sollecitazione
applicato in precedenza.
Quindi se viene
applicato un carico in grado di deformare la lega e successivamente riscaldata,
la struttura cristallina si modifica tornando nella configurazione iniziale di
materiale indeformato.
Inoltre si attribuisce
a tali materiali la proprietà di super elasticità: fin tanto che lo sforzo
viene applicato al di sopra della temperatura di trasformazione, la lega è in
grado di ritornare alla posizione originaria senza fornire calore alla
struttura cristallina.
Queste sono le due
proprietà fondamentali di cui godono le S.M.A.
Le applicazioni sono
le più disparate. Maggiormente applicate in ambienti in cui la temperatura è
ben controllata:
·
nel campo medico,
grazie alla elevata biocompatibilità delle S.M.A, in particolare la lega Ni-Ti vengono impiegate per la costruzione di
apparecchi ortodontici, sostituendo il tradizionale filo di acciaio
inossidabile. Il beneficio è del paziente perché si riducono le sedute dal
dentista, però il costo iniziale da sostenere non è basso.
·
Vengono realizzate le
montature degli occhiali da vista; infatti grazie alla proprietà della super
elasticità posseduta dalla S.M.A, si realizzano montature con vita utile molto
elevata.
La caratterizzazione
di questa nuova generazione di materiali, ha fatto notare ai ricercatori, che il
legame tensione - deformazione, dopo una
fase di carico e il successivi scarico, è enormemente più grande rispetto a
quello dei materiali tradizionali come l’acciaio.
In altre parole le
S.M.A riescono ad immagazzinare una grande quantità di energia prima di
arrivare a rottura. L’applicazione principe in questo senso è la costruzione di
smorzatori sismici da impiegare nelle strutture abitative, scuole e uffici.
Infatti l’energia scaturita da un terremoto di media intensità può essere
immagazzinata e quindi dissipata da questo materiale fantastico. In questo modo
il sisma scarica la maggior parte della sua potenza sullo smorzatore e non
sulla struttura.
Il
video mostra il comportamento di un elemento costruttivo quando è sottoposto ad
azioni trasversali dinamiche che simulano un terremoto di intensità crescente.
E’
evidente che senza l’impiego dello smorzatore super elastico, il componente va
in crisi dopo pochi cicli di fatica.
In
altri svariati campi trovano applicazione le S.M.A
Dietro
tutto questo c’è il lavoro di grandi uomini che hanno dato a loro vita alla ricerca
e se oggi usufruiamo di tale tecnologia, il merito è soltanto di quegli stessi
uomini che credevano nel loro lavoro e che hanno migliorato la qualità di vita
di milioni di persone.
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